
Montecassino
esposta nell’Abbazia una collezione unica di Dante.
Torna Dante a Montecassino, l’abbazia inaugura il primo di una serie di appuntamenti con i tesori dell’archivio e della biblioteca abbaziali mai esposti al pubblico. Per trenta giorni il museo abbaziale ospiterà meravigliosi testimoni dell’opera dantesca sopravvissuti al bombardamento del 1944 e amorevolmente custoditi tra le mura monastiche.
Il codice 512 della Divina Commedia di Dante Alighieri, con al margine le note del figlio Piero e il codice 257 contenente La visione di Alberico da Settefrati, da molti ritenuta fonte di ispirazione per il Sommo poeta, sono al centro di una esposizione temporanea che si potrà ammirare fino al 31 ottobre.
Fanno da cornice una preziosa Aldina, primo esemplare tascabile e tra i primi in cui è presente il carattere corsivo, la Divina Commedia del tipografo Gabriele Giolito de’ Ferrari in cui per la prima volta accanto a “Commedia” compare l‘attributo “Divina”, le versioni dell’opera dantesca in francese, tedesco e inglese con splendide illustrazioni di Gustave Doré e l’edizione con versi in latino curata da Carlo D’Aquino, la Commedia con apparato critico di Christoforo Landino e una edizione dedicata a Elisabetta Romanova figlia dello Zar Pietro il Grande, che reca in apertura del canto XXII del Paradiso San Benedetto con Montecassino sullo sfondo.
Un’occasione irripetibile, da cogliere al volo.
Per info sull’evento: Preziosi testimoni della Divina Commedia