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San Benedetto

La storia del patrono d’Europa e di Cassino 

Il Medioevo viene ancora oggi ritenuto in massima parte una serie di “secoli bui”,  un’età di transizione, da cui per l’appunto il nome. Nell’immaginario collettivo non circola infatti l’idea che sia stato l’incubatore del Rinascimento e che abbia dato vita a fenomeni religioso-culturali fondamentali per le vicende storiche che sarebbero seguite.

Difatti –dopo le invasioni che sconvolsero l’Europa con la caduta dell’Impero Romano- il legame identitario che ha ricominciato ad associare le popolazioni ai luoghi in cui vivevano è passato interamente tramite degli insediamenti che costituivano delle vere e proprie comunità nelle comunità.

Questi centri di cristiani presero il nome di abbazie –perché amministrate da  un abate- e diedero il via all’età dei monasteri che, disseminati in tutta Europa, costituirono ben presto il fulcro delle attività spirituali e talvolta economiche dei territori circostanti.

La Terra di San Benedetto, Patrono di Cassino e d’Europa

La fondazione del monachesimo
San Benedetto da Norcia, visti i costumi dissoluti del suo tempo, pensò di riunire in luoghi separati dalle “brutture del mondo” gli uomini devoti alla preghiera riunendoli nella prima comunità monastica della storia del Cristianesimo e giunto nei pressi di Casinum –l’antica Cassino- fondò il suo ordine: i benedettini.

Ben presto il messaggio benedettino si fece largo in tutto il mondo e divenne un facile prototipo da imitare: intorno ai monasteri cominciarono a fiorire comunità agricole che incentivarono lo sviluppo di strumenti per l’utilizzo intensivo dei campi, mentre all’interno degli scriptorium si svilupparono floride scuole di amanuensi che contribuirono alla salvaguardia e diffusione dei pilastri della cultura classica.

Forse quindi è anche troppo facile capire come mai questo territorio sia tanto “affezionato” al proprio Santo Patrono la cui festività, il 21 marzo, viene anticipata da una decina di giorni di festa animati da iniziative culturali, un Corteo Storico e riti religiosi.

San Benedetto a Montecassino
Il monte che sovrasta Cassino aveva sulla sommità un altare votivo dedicato alla divinità pagana Apollo, partendo da questo San Benedetto edifica la prima chiesa e pone le basi del primo monastero benedettino al mondo.

Alla comunità che lo abiterà il Santo lascia un codice da seguire, che verrà poi ripreso da molti ordini religiosi: la famosa Regola di San Benedetto.

Il monastero diventa presto un faro di cultura  e acquisisce un particolare valore strategico durante il Feudalesimo grazie alla propria collocazione geografica, dalle sue stanze passano futuri Santi come San Tommaso; Imperatori e Papi vi si recano per raccogliere  consigli spirituali e politici dagli abati.

La biblioteca monumentale all’interno delle sacre mura è meta di visite da parte di molti studiosi, fra i preziosissimi manoscritti ivi conservati citiamo il Placito cassinese, prima testimonianza scritta di italiano “volgare”.

Patrono d’Europa

Visti i contributi che il modello benedettino diede alle popolazioni del Vecchio Continente e per aver gettato le basi socio-culturali di quella che poi sarà l’Unione Europea, Papa Paolo VI decide di elevare San Benedetto a Patrono di tutta l’Europa nel 1964.

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