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La devozione al Santuario di Canneto è fortemente sentita dalle popolazioni che abitano il crocevia fra Molise, Lazio e Abruzzo, tuttavia non molti sanno che la venerazione per quel luogo è più antica di quanto si possa immaginare.

Perché esisteva una devozione al Santuario di Canneto prima della nascita di Gesù?

Già ad inizio ‘900 si pensava che esistesse un’affezione particolare per la valle di Canneto, precedente all’erezione del santuario. A riprova delle ipotesi archeologiche avvenne la scoperta, nel 1958, dei resti di un tempio dedicato alla divinità Mefite del IV secolo A.C., durante dei lavori. Presso la sorgente del Melfa quindi sorgeva una vera e propria zona sacra alla dea italica legata alle acque, invocata per la fertilità dei campi e per la fecondità femminile.

Il culto di Mefite

Il nome Mefitis è sicuramente osco, deriva forse da “medio-dluitis”, da cui “mefifitis” e quindi Mefitis, cioè “colei che fuma nel mezzo” oppure – sembra con maggiore probabilità – “colei che sta nel mezzo“, ovvero entità intermedia fra cielo e terra, fra morte e vita. A lei veniva attribuito il potere di fare da tramite e di presiedere al passaggio.

Oltre che a Canneto, il suo culto era diffuso in tutta l’Italia osco-sabellica, in particolare nelle zone abitate o frequentate dalle popolazioni sannitiche. Notizie di scrittori antichi e rinvenimenti archeologici ne documentano l’esistenza in Irpinia a Rocca San Felice e Frigento, nella Valle d’Ansanto e a Casalbore, in Lucania a Rossano di Vaglio e Grumentum, a Casalvieri, a Casalattico, in Molise presso il tempio italico di Vastogirardi ed a San Donato Val di Comino.

I luoghi di culto di Mefite sono situati quasi sempre in un ambiente caratterizzato dalla presenza di acque fluviali o lacustri. Un aspetto non ancora indagato è l’eventuale rapporto tra questo culto e un rito di transizione quale la transumanza, che costituiva il passaggio delle greggi ai nuovi pascoli stagionali. Questa ipotesi è rafforzata dal fatto che a ridosso dei percorsi tratturali erano presenti antiche aree sacre dedicate alla Mefite.

Origini del culto cristiano

Il primo documento che fa esplicita menzione di una chiesa dedicata a Maria SS.ma di Canneto risale all’anno 819 (Bolla di Papa Pasquale I), seguito da un rescritto di Papa Niccolò IV del 1288 vi sono testimonianze del pellegrinaggio al Santuario annesso ad un monastero abitato dai monaci benedettini e dipendente da Montecassino.

Il Santuario cristiano, secondo la tradizione, ebbe origine da un’apparizione della Madonna ad una giovane pastorella di nome Silvana. Questa, mentre stava portando al pascolo il suo gregge vide l’immagine di una donna avvolta da una luce intensa. La Signora, le ordinò di recarsi immediatamente dall’arciprete di Settefrati per avanzare una richiesta: costruire in quel luogo una chiesa da dedicare alla Madonna. La giovane, a tale invocazione, apparve subito preoccupata per le sorti delle sue assetate pecore. La donna la tranquillizzò subito dicendole che all’acqua ci avrebbe pensato lei. Fu così che, infilando una mano alla base di una grande roccia, ne fece sgorgare una sorgente freschissima.

Silvana, meravigliata dal prodigio, scese subito in paese per raccontare quello che aveva visto e chiedere ai suoi compaesani di seguirla per ammirare il miracolo. Il piccolo gruppo di persone che ascese la vallata trovò la sorgente ma, al posto della Signora, comparì una statua che venne trasportata in processione, ma dopo breve tratto, ecco che il simulacro cominciò a farsi così pesante, che i portatori furono costretti a poggiarlo contro la roccia, dove, tra la meraviglia e il timore di tutti, lasciò impressa l’impronta del capo. La rupe esiste a tutt’oggi ed è chiamata “il Capo della Madonna”.

La Madonna del Canneto viene festeggiata il 22 agosto ma con celebrazioni che cominciano dal 18 agosto, quando una riproduzione della statua viene portata in processione da Settefrati al santuario, e poi ritornarvi il 22.

Fonti:
Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Mefite

VisitLazio http://www.visitlazio.com/giubileo/santuario-maria-santissima-di-canneto/

 

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