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Storia di Alain Mimoun

da Montecassino alle Olimpiadi

Nato per splendere, ma vissuto nell’ombra del rivale e amico Emil Zatopek, Alain Mimoun è stato tre volte argento dietro al podista cecoslovacco aggiudicandosi infine l’oro Olimpico alle olimpiadi del 1956 a Melbourne.

Alain Mimoun può essere a ragione definito un uomo di un’altra generazione, arruolato appena maggiorenne nelle fila dell’esercito coloniale francese, ha combattuto a Montecassino e sul fronte belga riportando una grave ferita a una gamba, eppure questo non gli ha impedito di correre per il titolo mondiale.

In un mondo senza Zatopek, Mimoun sarebbe stato un pluricampione olimpico, invece di essere indicato dalla stampa mondiale come “Zatopek’s shadow”: l’ombra di Zatopek, tanto era simile il livello dei due.


Mimoun sul podio col suo eterno amico e rivale Zatopek

Quando Zatopek vinse la 10000 metri a Londra nel 1948, Alain Mimoun, a meno di un giro da lui, conquistò l’argento. Quando Zatopek vinse la 5000 metri e la 10000 metri ai campionati Europei di Buxelles nel 1950, Mimoun, un po’ più vicino stavolta, si aggiudicò gli argenti in entrambe le corse. A Helsinki, la storia si ripeté in modo quasi identico: Mimoun prese l’argento sia ai 5000 metri che ai 10000 metri.

La svolta
È il primo dicembre del 1956, ma a Melbourne -sede dei XVI Giochi Olimpici- fa un caldo torrido con punte di 35 gradi. Prima della corsa Zatopek pronunciò la famosa frase: “Signori, oggi moriremo un po’ “, vaticinando le grandi difficoltà a cui farà fronte durante la gara.
E difatti al ventesimo kilometro Mimoun compie l’impresa della sua vita: supera Zatopek e stacca tutti di oltre un minuto.

Arrivato ai vertici mondiali della sua categoria il suo pensiero vola per un attimo ai combattimenti di Montecassino e in una intervista dichiara: “La gente non sa di Montecassino. Non gliene importa. Mi tennero una scheggia in corpo per venticinque giorni, perché si muoveva. Fu un inferno, ma almeno ero vivo“.

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