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succisa virescit

Succisa Virescit, cosa significa?

La storia del motto scelto per le tracce della maturità 2017

e perché nelle tracce (o traccie ;-))) che dir si voglia, scelte dal MIUR per l’esame di Maturità 2017 si parla della ricostruzione di Montecassino?

Proveremo a raccontarvi l’importanza internazionale dalla ricostruzione di Montecassino, che ha portato i commissari del Ministero a prenderla come punto di riferimento per il Tema della maturità.

Partiamo dall’inizio. L’Abbazia di Montecassino fu ricostruita per ben 5 volte. Fondata nel 529 da San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa e della città di Cassino, fu saccheggiata nel 577 dai Longobardi e riedificata una seconda volta dall’abate Petronace solo per essere devastata dai Saraceni. Distrutta nel terremoto del 1349, fu ricostruita in modo impeccabile, abbellita con decorazioni in stile barocco che l’hanno resa un punto di riferimento di tutto il mondo dell’arte.

Ma è il 15 febbraio 1944 che avviene il vero dramma. Dopo lo sbarco alleato in Italia, la caduta del regime fascista e l’occupazione tedesca della penisola, il fronte si era stabilito su una linea che andava dal golfo di Gaeta all’Adriatico, seguendo il corso dei fiumi Garigliano, Rapido e Sangro: la famosa Linea Gustav (una barriera difensiva che passava proprio per Cassino, città martire per la pace e Medaglia d’oro al Valor Militare). Il corpo alleato convinto che l’abbazia, dominando la vetta del monte, fosse usata come base strategica dai tedeschi intervenne con un pesante bombardamento aereo.

Militari alleati pregano davanti alle rovine dell’abbazia. (Archivio Rcs)

Ma non era assolutamente vero e questo è divenuto agli occhi di molti storici, insieme al bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, uno degli errori drammatici e più cruenti della Seconda Guerra Mondiale. Un bombardamento inutile, visto che nel monastero erano presenti solo monaci e civili. Tanto più che da quel momento in poi i tedeschi occuparono le rovine, ormai divenute una perfetta postazione di difesa, riuscendo a bloccare gli alleati per molti mesi ancora, fino al maggio 1944.

Succisa virescit sono le parole che si leggono sullo stemma dell’Abbazia di Montecassino. Letteralmente significa “Tagliato, ricresce”.
E infatti per la quinta vota nonostante le difficoltà dovute al dopoguerra, con una distruzione generalizzata, l’abbazia di Montecassino rinacque. Forte fu il dibattito in quegli anni se ricostruire l’Abbazia seguendo i canoni dell’architettura contemporanea o se invece come da forte richiesta dell’Abate Rea “com’era e dov’era”. Per fortuna fu scelta questa seconda impostazione che ci fa ammirare la meraviglia dell’Abbazia di Montecassino, proprio com’era prima della guerra e dov’era prima del terribile bombardamento.

L’Abbazia di Montecassino dall’alto

Nell’Aprile del 1949 venne comunicato all’Abate Rea che la domanda di concessione dei lavori di ricostruzione era stata accolta sulla base del progetto realizzato dall’ing. Giuseppe Breccia Fratadocchi che prevedeva in primo luogo la realizzazione della chiesa abbaziale.

Nel 1949 arrivò a Montecassino anche il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi che consegnò la medaglia d’oro alla città di Cassino e all’Abbazia. Mentre si stava ricostruendo il monastero vennero rinvenuti i resti mortali di San Benedetto e Santa Scolastica nel 1950 e, dopo essere state pienamente recuperate ed analizzate, il 1° dicembre 1955 le reliquie vennero ricollocate sotto l’altare maggiore.

Papa Paolo VI lascia l’abbazia di Montecassino, nell’ottobre del 1964, dopo aver consacrato la chiesa ricostruita esattamente come era prima. (AP Photo / Mario Torrisi)

Il 24 ottobre del 1964 Papa Paolo VI salì a Montecassino per riconsacrare la Basilica e proclamare San Benedetto patrono principale di tutta l’Europa. In quella occasione espresse all’Abate Rea la sua “gratitudine per la imponente opera di ricostruzione che aveva reso Montecassino simbolo della fatica compiuta dal popolo italiano per la ricostruzione stessa del Paese”.

Chi lo avrebbe detto che nel 2017 sarebbe stato ricordato nel tema della maturità?