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PARCO DEI MONTI AURUNCI 

Il Parco dei Monti Aurunci è un’ area naturale protetta di quasi ventimila ettari. Prende il nome dalla catena montuosa che lo attraversa, i Monti Aurunci appunto, appartenente alla più alta catena dei Volsci. Le cime più elevate sono quelle di Monte Petrella (1.533 m), Ruazzo (1.314m), Sant’Angelo (1.404 m) Fuga (953 m).

Il Parco è caratterizzato da un territorio molto eterogeneo, si passa infatti da vallate pianeggianti a soli 20 metri sul livello del mare, fino a picchi sulla costa, come Monte Petrella, a quota 1535.
Gli Aurunci vantano infatti la particolarità di essere l’unica catena montuosa del Lazio ad affacciarsi direttamente sul Mar Tirreno, con vette che superano i 1.500 metri.

Un paesaggio, quello degli Aurunci, in cui la natura si fonda con la storia, con le tradizioni. Un territorio eterogeneo, selvaggio, fatto di grotte, doline, costoni di roccia, fino ad arrivare alle vette più alte, da cui ammirare il mare.
Una vegetazione variegata, caratterizzata da chilometri di faggeti, leccete, sugherete e praterie, insieme con oltre 1300 specie di fiori (una cinquantina solo le orchidee) che richiamano da anni l’interesse di ricercatori e botanici.

Quello dei Monti Aurunci è un paesaggio molto suggestivo, conosciuto oltre che per le bellezze naturalistiche, anche per essere stato il set di un capolavoro del neorealismo: “La ciociara” di Vittorio De Sica. Piane e colline incontaminate in cui è però visibile il passaggio dell’uomo, dai terrazzamenti per la coltivazione degli uliveti fino ai monasteri e piccoli rifugi, a testimoniare una presenza millenaria su questi paesaggi.

Nel territorio del Parco, situato al confine tra le province di Frosinone e Latina, grandi cittadine come Formia e Fondi vanno a fondersi con piccoli borghi dell’entroterra, ricchi di storia e tradizioni: Ausonia, Esperia, Pico, Pontecorvo, Campodimele, Itri, Lenola, Spigno Saturnia.

Le ricchezze del parco passano anche da qui, bellezze culturali, storiche, architettoniche insieme con un patrimonio eno-gastronomico unico al mondo: dal miele all’olio di oliva, dal peperone alle carni pregiate, dalla marzolina di Esperia al vino cecubo di Fondi.