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Ciociaria

Terra di modelli e muse ispiratrici dell’arte europa!

“Merveillusement belle, belle comme una Venus, comme Apollon… elle était un enchantement des yeux”, con queste parole il grande Rodin si riferiva alle ragazze ciociare.

Capolavori pittorici e scultorei dell’arte europea dell’Ottocento e del primo Novecento hanno avuto come modelle e modelli ispiratori umili paesani originari della campagna ciociara, più in particolare della Valle di Comino.

L’Agostina di Van Gogh, l’Eva di Rodin, la Carmelina di Matisse o il Ragazzo dal panciotto rosso di Cézanne… a quell’epoca la stragrande maggioranza di modelli, prima a Roma e poi a Parigi fino ad arrivare a Londra, erano  di origine ciociare.

Provenienti per lo più dalla Valcomino, dell’Alta Terra di Lavoro, all’epoca provincia del Regno di Napoli. Una zona allora ancora più sconosciuta, tant’è che molti la chiamavano “Abruzzi”.

L’Italienne, Van Gogh – 1887, Musée d’Orsay, Paris

Rosalina Pesce, da Gallinaro, è la Semeusedi Oscar Roty, Agostina Segatori di Subiaco è L’Italienne di Van Gogh, Carmela Cairo di Gallinaro è la Carmelina di Matisse, Michelangelo de Rosa di Atina è il corpo che copre Il panciotto rosso di Cezanne.

Gli artisti stranieri che affollavano Roma a cavallo tra il 1700 e il 1800 ne rimasero affascinati. Abiti di stracci sgargianti e variopinti, corpi pieni e scattanti, volti intensi. Si presentavano così i ciociari, provenienti per lo più dai paesetti della Val Comino, tra i boschi delle Mainardie e le pendici del Monte Meta.

Del resto all’epoca il concetto di bellezza stava letteralmente cambiando. Il fulcro dell’arte si sposta definitivamente a Parigi, con gli impressionisti prima, poi Cézanne, Van Gogh, poi Matisse, poi Picasso.

E’ a Parigi che viene scritto il modello d’artista, e le cronache dell’epoca ci informano che tra i più ricercati erano appunto i ciociari.

Carmela Caira, di Gallinaro, detta la venere di Montparnasse, procace e giunonica, era modella amatissima del vecchio Whistler, di Emile Bernard, di Alice Pike Barney, di Pascin.

Due artisti in modo particolare ebbero come muse ispiratrici donne ciociare: Rodin e Matisse. Rapporti esclusivi, lunghi e intensi che incisero in modo determinate sulle vite dei due e sulla loro opera artistica.

Rodin e le modelle di Ciociaria

François-Auguste-René Rodin (Parigi, 12 novembre 1840 – Meudon, 17 novembre 1917) è stato uno scultore e pittore francese.

I modelli e modelle più determinanti e altresì più amati e vicini all’artista furono tutti ciociari e tutti della Valcomino. Tra questi una menzione d’onore spetta ad Anna Abbruzzese da Gallinaro.

La giovane, che all’epoca aveva 14-15 anni, inizia a frequentare lo studio dell’artista a partire dal 1887-88. Bruna, dal corpo turgido e pieno: un giornalista qualche anno più tardi così la descrive: d’une beauté et d’une grâce parfaites.

Rodin, Le due sorelle

’Les deux Soeurs’ di Rodin, dis. 28×22,5 cm. In vendita da Hampel, Monaco di Baviera

E’ lei che Rodin illustra in una preziosa edizione di ‘Les Fleurs du Mal’ di Baudelaire da lui curata. Da questa data fino alla morte dell’artista i due si frequentariono costantemente, nonostante lo studio dell’artista fosse divenuto luogo di posa di numerosissimi modelli.

Anna posò per la toletta o nascita di Venere, per le due Cibele e per altro ancora.

La sorella Adele, invece, che iniziò a frequentare lo studio sempre all’età di quindici-sedici anni, ispirò opere d’arte ammirate da visitatori dei musei di tutto il mondo: ’La Femme accroupie’, ‘Iris’, ‘Le Torso d’Adèle’, ‘La Cariatide tombée’ e tanto altro.

Centinaia di disegni le ritraggono nei loro corpi pieni e possenti. Tra questi uno di particolare importanza è “Le deux soeurs Abbruzezzi” che, secondo lo studioso Michele Santulli, ritrae proprio le 2 sorelle Anna e Adele.

Matisse e i modelli della Valcomino

Altro artista che ha costruito la sua opera pittorica attorno alle bellezze ciocare fu il celebre Matisse.

Henri-Émile-Benoît Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 31 dicembre 1869 – Nizza, 3 novembre 1954) pittore, incisore, illustratore e scultore francese, realizzò alcune delle sue opere più importanti proprio con modelli ciociari.

Cesidio Pignatelli che lui chiamava Bevilacqua , Carmela Caira, Rosa Arpino, tutti originari di Gallinaro, piccolo paesino arroccato su un cucuzzolo al centro della splendida Valcomino.

Carmela Caira fu modella e musa ispiratrice di un’opera straordinaria, realizzata da Matisse sulla scia della rivoluzione cromatica di Van Gogh.

Il dipinto la ritrae nella sua abbondanza di forme in un’opera sconvolgente ricca di colori. Carmelina è oggi vanto del Museo di Boston e anticipa nel suo riverbero di colori puri e scintilli il periodo ‘favuve’ che sarebbe arrivato da li a pochi anni. 

 

Dopo Carmela fu la volta di Rosa Arpino, protagonista di un’opera importante oggi a Philadelphia, intitolata la ‘Gioia di vivere’ una inebriante fantasia e capriccio di colori.

Ma la modella che più ebbe un ruolo significativo nella vita professionale e personale dell’artista fu Loreta, sorella della summenzionata Rosa Arpino, e che l’artista chiamava Lorette o Laurette. A lei, Matisse dedicò almeno 50 opere.

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Loreta da Gallinaro, The Green Gandoura Robe, Museo Naz. Parigi

L’incontro con Loreta ebbe un ruolo determinante nella vita dell’artista. Divenne la sua musa ispiratrice e protagonista di almeno 50 dipinti, caso più unico che raro nella storia dell’arte.

La presenza di Lorette, inoltre, marcò il graduale trapasso dal suo mondo pittorico precedente a quello più dolce e delicato, più ricco di colori, il mondo tipico di Matisse che lo accompagnerà per i successivi quarantanni.

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: https://www.stilearte.it/anche-rodin-riteneva-le-ciociare-le-migliori-modelle-del-mondo/

http://www.antonellocaporale.it/2016/09/10/alfabeto-michele-santulli-val-comino-larte-nei-secoli-ha-il-volto-della-ciociaria/

https://altritaliani.net/article-modelle-e-modelli-ciociari-nella/

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