
Gaeta e Formia: due magnifiche perle del Mar Tirreno e rinomate mete turistiche della Regione Lazio.
Location ideali per le vacanze estive, soprattutto se si è amanti del mare e del clima temperato, queste due magnifiche città del Golfo meritano una visita durante tutto l’anno.
Dopo la prima lista delle 5 imperdibili esperienze acquatiche da noi consigliate, abbiamo pensato di segnalarvi altre 5 cose da fare assolutamente durante il vostro soggiorno sul territorio, soprattutto se non siete amanti del mare e degli sport acquatici.
S¡, perché Gaeta e Formia hanno tanto da offrire anche agli amanti della cultura, della gastronomia, delle escursioni.
Ecco quindi la nostra personalissima lista delle 5 cose da fare tra Gaeta e Formia
1) Assaggia e impara a preparare la tiella di Gaeta con una signora del posto
La tiella è il piatto più famoso di Gaeta e la sua preparazione un vero e proprio rito per le famiglie gaetane. Un pasto portatile che accompagnava i pescatori e tutti coloro che non potevano tornare a casa per il pranzo.
Ed è forse la “Tiella” la prima pizza, visto che proprio a Gaeta è stato coniato il termine “PIZZA”, come testimonia un manoscritto latino del 997 d.c. ivi conservato presso il Museo Diocesano.
Generalmente viene condita con le famose olive di Gaeta, acciughe oppure polpo, aglio, prezzemolo, pomodori, olio sale e nel rispetto della tradizione viene cotta in forno in teglie circolari che le conferiscono lo specifico nome.
Quale che sia la ricetta base, ogni famiglia di Gaeta conserva e tramanda di generazione in generazione il proprio ingrediente, dose o trucco segreto che la rende, ovviamente, la più buona della città.
Scopri la nostra esperienza “Lezione di cucina: la tiella fatta in casa”
2) Passeggia per i vicoli di Borgo Castellone a Formia
Formia è una splendida cittadina a metà strada tra Roma e Napoli, meta di turismo balneare oltre che storico e archeologico.
Il suo nome deriva dal greco hormiai (approdo), in quanto, secondo la leggenda, era uno dei luoghi dove approdarono le navi di Ulisse.
La cittadina era un importante luogo di villeggiatura già in epoca romana e conserva ad oggi numerose evidenze dell’epoca. Tra gli attrattori turistici maggiormente rilevanti come non mensionare ad esempio la Tomba di Cicerone.
Nella nostra personalissima lista di esperienze da fare assolutamente una volta in zona, non può mancare una passeggiata per il Borgo di Castellone, il punto più alto del centro storico formiano.
Pensate che qui sono ancora visibili intere mura di “opus incertum” risalenti al primo secolo a.C.
Inoltre, se potessimo vedere il muro su cui poggiano nella sua interezza potremmo ammirare nientemeno che la facciata del Teatro Romano dell’antica Formiae che dominava il sottostante Foro della città e da cui si godeva di una vista mozzafiato.
Passeggiando per il borgo potrete visitare il Cisternone, preziosa testimonianza dell’ingegneria idraulica romana risalente al I sec a.C. e “Gliu Canceglie”, antico teatro romano nel cuore di borgo Castellone.
Scopri la nostra esperienza Formia: come si viveva 2000 anni fa
3) Fai uno street art tour a Gaeta
Sapevi che alcuni dei migliori musei al mondo sono proprio le strade? Se capiti a Gaeta non puoi perdere assolutamente lo street art tour alla scoperta dei Murales realizzati in diversi quartieri nell’ambito del progetto Memorie Urbane.
Il progetto, nato nel 2011, ha portato artisti di tutto il mondo a trasformare le pareti di palazzi ed i muri di recinzione di Gaeta in opere d’arte d’avanguardia.
A piedi, in macchina o in bicicletta, hai solo l’imbarazzo della scelta!
Scopri la nostra esperienza Memorie Urbane: scopri la street art internazionale a Gaeta
4) Sali sul Redentore di Formia
Hai mai sentito parlare del Cristo Redentore di Formia? A nostro parere uno dei luoghi più affascinanti di tutto il Parco dei Monti Aurunci, catena montuosa che vanta la particolarità di essere l’unica del Lazio ad affacciarsi direttamente sul Mar Tirreno, con vette che superano i 1500 metri.
La Cima del Redentore può essere raggiunta agevolmente a piedi o in bicicletta, meglio se accompagnati da una guida esperta.
Durante il percorso per raggiungere la vetta entrerete in contatto con un territorio eterogeneo, fatto di natura selvaggia, costoni di roccia, oltre 1300 specie di fiori che richiamano da anni l’interesse di ricercatori e botanici.
Lungo un crinale che risale brevemente fino alla caratteristica cupola rocciosa, qui si trova la cappella sul cui tetto è posta la statua in bronzo del Redentore (1.252 mt).
Da qui si può godere di una vista più unica che rara, un panorama sul litorale di Formia e sulla costa del mar Tirreno – da Gaeta a Scauri, la foce del Garigliano, il monte Massico, il Vesuvio, il monte Faito, Ischia e Capri – considerato uno dei panorami più belli di tutto l’Appennino.
Ma la cima del Redentore e il panorama sottostante non sono le uniche bellezze di questo luogo magico, scendendo lungo il sentiero che conduce alla Sella Sola si trova la chiesetta di San Michele Arcangelo, un gioiello incastonato nella parete rocciosa, risalente al IX secolo.
Scopri la nostra esperienza In mountain bike sul Redentore
5) Visita il Parco di Gianola e Monte di Scauri
Il Parco Regionale di Gianola e Monte di Scauri è collocato sulla lingua costiera che separa i Monti Aurunci dal mare del Golfo di Gaeta e rappresenta uno dei pochi lembi verdi di un territorio fortemente antropizzato.
L’area protetta è costituita da rilievi collinari prossimi al mare dai quali emerge, con i suoi 123 metri, il Monte di Scauri.
Oltre al fascino degli ambienti naturali con sentieri immersi nella folta vegetazione l’area è impreziosita da numerosi resti di epoca romana. Sembra che già a quell’epoca l’uomo avesse quindi capito la bellezza di questi paesaggi.
Assolutamente da visitare al suo interno la Villa di Mamurra, edificata nel 50 a.C. per volontà di Mamurra, un facoltoso cavaliere romano, di origine formiana, vissuto in età repubblicana.
Qui si possono ammirare due cisterne che servivano per raccogliere l’acqua piovana e la “Grotta della Janara”, un corridoio scavato nella roccia utilizzato per congiungere la parte superiore della villa con una serie di vasche termali.

Foto di Fausto Forcina Photography